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REFERENDUM MATRIMONIO EGUALITARIO: SOSPESE LE FIRME IN ATTESA DEL PARERE DI COSTITUZIONALITÀ DELLA CONSULTA SUL COMMA 26 DELLA LEGGE SULLE UNIONI CIVILI, CHE DISCRIMINA LE PERSONE TRANS, COME SEGNALATO ANCHE DAL COMITATO

 

Il Comitato “Si Matrimonio Egualitario”, che sta raccogliendo le firme per il Referendum che darebbe alle coppie LGBT+ (Lesbiche, Gay , Bisex e Trans) gli stessi diritti del matrimonio, inclusa l’adozione,  ha deciso di sospendere la raccolta firme a seguito del quesito alla Corte Costituzionale  effettuato dal Tribunale di Lucca in merito alla richiesta di cancellazione del comma 26 dell’art 1 della legge sulle unioni civili.

Infatti, la cancellazione di tale comma che discrimina le persone trans annullandone l’unione civile se contratta prima del cambio anagrafico, è richiesta anche dal nostro quesito.

Pertanto in base all’art. 39 della Legge 352 del 1970 che regola il referendum, se la Consulta andrà ad abrogare o modificare il comma 26, il nostro Referendum decadrebbe automaticamente.

Anche se abbiamo dovuto attuare questa sospensione, non possiamo che prendere atto con piacere della scelta del Tribunale di Lucca che da ragione al nostro quesito referendario in merito alla abrogazione del comma 26, che discrimina le persone trans che contraggono l’unione civile.

Inoltre, rileviamo che pur se alcuni partiti hanno scelto di non appoggiare il nostro referendum, sono stati costretti almeno a riparlare di matrimonio egualitario, anche se al momento non rileviamo azioni concrete.

La battaglia per il matrimonio egualitario non si ferma.

Comitato “Si Matrimonio Egualitario”

500.000 Firme 100%

500.000 Firme 100%

UGUALE AMORE, UGUALI DIRITTI.

Referendum “Si Matrimonio Egualitario”

 

Il Matrimonio Egualitario è già legale in oltre 130 nazioni in tutti i continenti di cui 17 nazioni europee.

 

L’Olanda vent’anni fa è stata la prima nazione a riconoscerlo, la più recente è quella del Cile l’8 dicembre 2021.

 

In diversi paesi il Matrimonio Egualitario è diventato legge grazie alla votazione referendaria dei cittadini, che hanno votato a favore, la nostra vicina Svizzera lo ha approvato poco fa, con una percentuale fenomenale, il 64%.

 

Nel 2021 in Italia, come purtroppo abbiamo visto, il Senato è scoppiato in un grande applauso per aver sconfitto la legge contro l’omobitransfobia, lasciando senza tutele e protezione dalle violenze omobitransfobiche le persone LGBT+, atto che ha reso molti Parlamentari complici del braccio violento dell’omobitransfobia.

 

Tenersi per mano e dichiararsi persone LGBT+ in Italia rappresenta ancora oggi un problema, nonostante nel 2016 siano state approvate le unioni civili sono ancora poche le coppie che hanno reso pubblica la loro scelta. Le unioni civili sono ormai obsolete, considerando che la prima nazione a renderle possibili è stata la Danimarca nel 1989.

 

In Italia oltre 100.000 bambini crescono con genitori LGBT+, molte volte figli di relazioni precedenti.

 

Le unioni civili non consentono di riconoscere le famiglie, mettendo a rischio la serenità e il futuro del minore, il rischio di togliere i figli in caso di morte del coniuge è alto, il minore rischia di essere allontanato da chi lo ha cresciuto ed accudito negli anni precedenti. Inoltre, le unioni non garantiscono alle coppie gli stessi diritti del matrimonio sia in Italia e sia all’estero.

 

I diritti dei minori prima di tutto: in Italia i diritti delle famiglie non sono uguali, per i genitori LGBT+ non è possibile nemmeno riportare sul documento d’identità lo stato di genitore di un minore, minori che vivono e crescono già nelle famiglie definite arcobaleno.

 

Il diritto di sposarsi e di fondare una famiglia deve essere garantito a tutti i cittadini della Repubblica Italiana, senza nessuna discriminazione e disuguaglianza.

 

Il Comitato per il Referendum “Si Matrimonio Egualitario” ha intenzione di dare voce al popolo italiano, sempre molto più avanti della politica quando si parla di diritti civili, come già dimostrato in altri referendum.

 

I cittadini potranno consentire con una semplice firma di convocare il Referendum, per dire Sì al Matrimonio Egualitario, come è avvenuto già per battaglie storiche che in passato avevano reso l’Italia protagonista in Europa.

 

Il quesito, potendo essere solo abrogativo e non propositivo per legge, è stato elaborato per parificare di fatto le unioni civili al matrimonio, dando così la possibilità anche alle coppie LGBT+ di creare una famiglia, riconoscendo appieno i propri figli, al pari delle coppie sposate. Oltre a garantire pienamente i diritti della coppia in Italia e all’estero.

UGUALE AMORE, UGUALI  DIRITTI!

UGUALE AMORE, UGUALI DIRITTI.

Referendum “Si Matrimonio Egualitario”

 

Il Matrimonio Egualitario è già legale in oltre 130 nazioni in tutti i continenti di cui 17 nazioni europee.

 

L’Olanda vent’anni fa è stata la prima nazione a riconoscerlo, la più recente è quella del Cile l’8 dicembre 2021.

 

In diversi paesi il Matrimonio Egualitario è diventato legge grazie alla votazione referendaria dei cittadini, che hanno votato a favore, la nostra vicina Svizzera lo ha approvato poco fa, con una percentuale fenomenale, il 64%.

 

Nel 2021 in Italia, come purtroppo abbiamo visto, il Senato è scoppiato in un grande applauso per aver sconfitto la legge contro l’omobitransfobia, lasciando senza tutele e protezione dalle violenze omobitransfobiche le persone LGBT+, atto che ha reso molti Parlamentari complici del braccio violento dell’omobitransfobia.

 

Tenersi per mano e dichiararsi persone LGBT+ in Italia rappresenta ancora oggi un problema, nonostante nel 2016 siano state approvate le unioni civili sono ancora poche le coppie che hanno reso pubblica la loro scelta. Le unioni civili sono ormai obsolete, considerando che la prima nazione a renderle possibili è stata la Danimarca nel 1989.

 

In Italia oltre 100.000 bambini crescono con genitori LGBT+, molte volte figli di relazioni precedenti.

 

Le unioni civili non consentono di riconoscere le famiglie, mettendo a rischio la serenità e il futuro del minore, il rischio di togliere i figli in caso di morte del coniuge è alto, il minore rischia di essere allontanato da chi lo ha cresciuto ed accudito negli anni precedenti. Inoltre, le unioni non garantiscono alle coppie gli stessi diritti del matrimonio sia in Italia e sia all’estero.

 

I diritti dei minori prima di tutto: in Italia i diritti delle famiglie non sono uguali, per i genitori LGBT+ non è possibile nemmeno riportare sul documento d’identità lo stato di genitore di un minore, minori che vivono e crescono già nelle famiglie definite arcobaleno.

 

Il diritto di sposarsi e di fondare una famiglia deve essere garantito a tutti i cittadini della Repubblica Italiana, senza nessuna discriminazione e disuguaglianza.

 

Il Comitato per il Referendum “Si Matrimonio Egualitario” ha intenzione di dare voce al popolo italiano, sempre molto più avanti della politica quando si parla di diritti civili, come già dimostrato in altri referendum.

 

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